Gioco, vita e letteratura. Al grido di UN, DUE, TRE… STELLA! si è conclusa la quarta edizione di
Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo (dal 4 al 6 ottobre) a Poschiavo (Grigioni, Svizzera),
rigorosamente nelle quattro lingue nazionali
Si consolida il pubblico proveniente non solo dai Grigioni. Poschiavo ha accolto infatti appassionati sia dai Cantoni più lontani, sia da altri Paesi (come la Germania e la Francia)
Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo tornerà per la quinta edizione dal 3 al 5 ottobre 2025
Da venerdì 4 a domenica 6 ottobre 2024 Poschiavo ha ospitato la quarta edizione di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo, il festival dedicato alla produzione letteraria svizzera nelle quattro lingue nazionali, in un crocevia di letteratura e storie di vita. Le giornate si sono sviluppate secondo un tema guida, UN, DUE, TRE… STELLA! , quasi un grido giocoso che riconduce all’infanzia, ai giochi dove il gruppo è essenziale, si va insieme verso un obiettivo comune, dove disciplina e piacere si sommano. Così il festival ha voluto onorare le diverse scritture e il gioco che si nasconde dietro ciascuna di esse.
Aperto dal concerto di Kety Fusco (che a Poschiavo ha presentato anche alcuni brani inediti), le giornate sono state caratterizzate da un flusso continuo di incontri e scambi letterari con 11 fra autrici e autori svizzeri.
Questi, in ordine di intervento, per ricordarli proprio tutti, gli ospiti che si sono potuti incontrare, ascoltare o scoprire a Poschiavo: Yari Bernasconi, Fabio Pusterla, Lou Lepori, Raluca Antonescu, Massimo Zenari, Thilo Krause, Ruth Gantert, Asa Hendry, Luciana Cisbani, Flurina Badel, Bettina Vital, Olimpia De Girolamo, Giuliana Altamura, Simone Lappert, Lucie Tardin, Blaise Hofmann, Jessica Zuan, Massimiliano Zampetti oltre al ricchissimo percorso intorno all’opera di Philippe Rahmy.
“Funziona sempre allo stesso modo, inizia e finisce quasi contemporaneamente. – sorride Begoña Feijoo Fariña (ideatrice del progetto e direttrice artistica di Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo ) raccontando l’intenso weekend di questa quarta edizione – Abbiamo incontrato lo sguardo giudicante e cieco di un villaggio sul diverso, attraverso le lettere di Asa Hendry. Siamo entrati nella stanza (o non-stanza) fisica e in quella interiore non solo di Olimpia De Girolamo, ma di chi scrive. Abbiamo incontrato i segreti dell’inenarrabile o impronunciabile con Thilo Krause e Raluca Antonescu. Abbiamo ascoltato la musica di 4 lingue insieme, con Viceversa letteratura e nella nebbia di Flurina Baldel. Abbiamo sentito il suono delle ossa di Philippe Rahmy spezzarsi, senza che si spezzassero il suo amore per la letteratura e la sua fiducia nell’umanità. Abbiamo guardato la necessità di imparare a fidarci di noi, come fa il pettirosso, grazie a Giuliana Altamura Abbiamo attraversato decenni di produzione poetica di Fabio Pusterla, scoprendo quanto l’infanzia possa entrare nell’atto di scrivere. Attendendo il momento di un salto nel vuoto, ci siamo chiesti, e non credo ci sia davvero un’unica risposta, se la follia abiti ciascuno di noi, grazie a Simone Lappert. Con Blaise Hofmann abbiamo sentito il profumo della terra e forse un po’ di nostalgia per ritmi che non sono più nostri. Con Jessica Zuan abbiamo visitato le torbiere delle nostre montagne e accarezzato i pennacchi dell’erioforo. Fuori da questa sala, con bambine e bambini, sono state lette storie, rilegati libri e sfogliate pagine coloratissime. Ci siamo parlati, ci siamo quasi sempre capiti, torniamo a casa con qualche lucina accesa in più rispetto a quelle di quattro giorni fa. Poche risposte, forse, ma tante domande nuove o rinnovate. La mia gratitudine è immensa. (…) Ci vediamo nel 2025 “
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Lettere dalla Svizzera alla Valposchiavo nasce da un’idea di Begoña Feijoo Fariña, coordinatrice del Progetto, e si avvale di un comitato di programmazione composto da Walter Rosselli (Scrittore e tra-duttore dal romancio e dal francese), Fabiano Alborghetti (Poeta e promotore culturale, Premio svizzero di letteratura 2018 e Presidente della Casa della Letteratura per la Svizzera italiana), Ruth Gantert (mediatrice culturale, redattrice e traduttrice, direttrice artistica del Service de Presse Suisse, direttrice redazionale della rivista letteraria annuale svizzera Viceversa), oltre che dalla stessa Begoña Feijoo Fariña (Scrittrice e promotrice culturale in ambito teatrale e letterario).
Fra i primi che hanno confermato il loro sostegno a LETTERE DALLA SVIZZERA ALLA VALPOSCHIAVO 2024 ricordiamo: Promozione della Cultura del cantone dei Grigioni, Pro Helvetia, Fondazione del Giubileo della Mobiliare Società cooperativa, Fondation Philanthropique Famille Sandoz, Fondation Jan Michalski, Migros Engagement, Landis & Gyr Stiftung, Gohner Stiftung, Fondazione UBS per la cultura, ProLitteris, Fondation Coromandel, Promozione della Cultura del comune di Poschiavo, Oertli Stiftung, Kurt und Silvia Huser-Oesch Stiftung, Lia Rumantscha, Buono Svizzero de Libro, Stiftung Kultur in Waldhaus, Willi Muntwyler Stiftung, Banca Cantonale Grigione, InfoRLife, Stavros S. Niarchos Stiftung, Hotel Suisse, Comune di Brusio, coltiviamo-sogni.ch e Al Canton
In collaborazione con: Valposchiavo Turismo, Viceversa Letteratura, Casa della Letteratura per la Svizzera Italiana, Rete Due, Premio Letterario Grigione e Association des ami.e.s de Philippe Rahmy