Abbiamo un grosso problema. 65mila posti di lavoro occupati da persone che non risiedono nel cantone e che neppure spendono un franco nel cantone. Abbiamo 20 mila disoccupati e tanti giovani che non trovano lavoro. Abbiamo una classe di imprenditori che finalizza, almeno quelli grossi, unicamente la parola lavoro con minori costi e massima redditività. Non si vuole stravolgere il mondo del lavoro, ma vedere come molti giovani in particolare nelle valli non trovano lavoro, molte donne devono lavorare in nero per far quadrare i conti, questo ci amareggia. Quando vediamo che la famiglia è erosa da problemi economici e non solo, devono lavorare entrambi i genitori per arrivare alla terza settimana, conseguentemente se hanno figli, questi sono nelle piazze, nei parchi e non si sa dove e a fare cosa? Urgono soluzioni che non si trovano né nella fibbra ottica né tanto meno nelle Start UP. Questi sono aleatori e non portano lavoro ai giovani che hanno appena finito un apprendistato, perché vengono sostituiti da personale che costa meno. Inutile nascondersi dietro ad un dito: i frontalieri costano meno e a volte sono anche più preparati! (forse una pensata sul livello delle nostre scuole base andrà pure fatta).
Cominciamo a dare priorità ai valori come famiglia, tempo libero, tranquillità. Come? Prima del come una sola considerazione: se la popolazione non ha problemi economici (il lavoro deve essere un diritto per ogni cittadino e si deve corrispondere un salario dignitoso per vivere) per poi conseguentemente garantire il tempo libero corretto per poter passare in famiglia e curarne l’ambiente stesso. La donna che lavora e rimane in cinta, dal momento che partorisce 3 anni di pausa lavoro con fr 1800 mensili versati dallo Stato (si trovino poi le soluzioni per finanziare tutto questo e ci sono). Queste soluzioni risolvono parecchi problemi; roteazione nel mondo del lavoro, la mamma a casa ad accudire ai figli senza patemi economici, nuovi posti di lavoro creati con questa rotazione triennale e in fondo, se tutti stanno bene, un risparmio enorme sulla salute delle persone, che dovrebbe proporzionalmente rispecchiarsi in diminuzione importante del premio malattia, facendo risparmiare anche i famosi 100 milioni in sussidi al Cantone.
Inoltre ad ogni ditta che assume più del 20 % di non residenti nel proprio organico, per ogni assunzione sopra il tetto fissato, il datore di lavoro deve versare frs 1000.- al mese allo Stato. In questa maniera si diminuirà drasticamente il numero dei frontalieri, portandolo al massimo a 40 mila frontalieri. Ben 25mila in meno che equivalgono a 25 mila vetture in meno sulle nostre strade. Altro intervento presso i datori di lavoro che assumono frontalieri; organizzare trasporto in Bus a loro spese dalla dogana al posto di lavoro andata-ritorno. Ripuliamo di altre 20mila vetture di traffico sulle nostre strade.
Con queste soluzioni si risolve di colpo i temi: lavoro, famiglia e valori, sanità e mobilità ! Facciamo bene i calcoli e con questi interveti si riuscirà a trovare i finanziamenti per permettere alle mamme (o papà) di accudire ai propri pargoletti nei primi tre anni, a tutto vantaggio del bambino e della famiglia. Tra l’altro anche le spese di manutenzione delle strade diminuiranno drasticamente.
Elementare Watson! (capiamo che soluzioni di questo genere vengono combattute dalle varie lobbie)