Il nostro pensiero e la nostra vicinanza vanno innanzitutto a tutti i collaboratori e alla Direzione del giornale, nonché a quanti – negli anni – hanno creduto e lavorato per il GdP.
La speranza è che si trovino soluzioni a favore degli attuali dipendenti del giornale, ai quali va tutto il nostro sostegno.
Il PPD, deplorando un nuovo impoverimento del panorama mediatico ticinese e svizzero che con la chiusura del GdP perde una voce sempre attenta sia ai grandi temi cantonali, nazionali e internazionali sia alle piccole realtà locali e alle loro tradizioni, auspica che la società civile sappia trovare nuove forme per continuare a testimoniare con autorevolezza il valore dell’immenso patrimonio etico-culturale costituito dalle radici cristiane del nostro Paese.