Quella che vi racconto oggi è una storia che affonda le sue radici nel lontano 1957. Fu allora che nacque il Salumificio Bertolin, una piccola macelleria a conduzione famigliare situato nel centro di Arnad, località della bassa Valle d’Aosta. Anni duri e difficili quelli, gli anni delicati del dopoguerra, gli anni di un contesto storico in cui i paesi della zona abbracciavano unicamente le tradizioni agresti.
Guido Bertolin e Francesca Joly iniziarono così la loro avventura all’interno del piccolo “Gabiot” in Località Clos de Barme, ma ben presto i due giovani ebbero bisogno di più spazio e si traferirono nella nuova casa di Extraz con i due figli Rinaldo e Lorenzo.
Con la scomparsa di papà Guido il giovanissimo Rinaldo, a soli 14 anni, prese in mano il destino e le responsabilità della macelleria mettendola in condizione di crescere, aiutato da qualche “Arnayot” (gli abitanti di Arnad in patois) amico di famiglia. Arriva il 1977 e Rinaldo sposa Marilena che non si rivelerà solo una compagna di vita, ma anche nel lavoro quotidiano. Con l’arrivo degli anni 80 la macelleria si trasforma principalmente in laboratorio di produzione di salumi tipici della “Tradition Valdôtaine” giocando un ruolo fondamentale per tutta la comunità di Arnad. Sarà poi proprio Rinaldo a guidare la dura crociata per la conquista della sospirata DOP (Denominazione di Origine Protetta).
Trascorrono una decina di anni e il primo figlio di Rinaldo e Marilena, Guido (il nome è quello del Nonno), entra a far parte dell’azienda e nel frattempo nasce un secondo genito, il piccolo Alexsandre. Il grande passo arriva nel 2000, quando si lavora alla realizzazione di un sogno: la costruzione del nuovo stabilimento il Località Champagnolaz. Vi parlo di 2500MQ di locali atti alle lavorazioni, asciugature e stagionature dei prodotti senza esclusione degli uffici amministrativi, commerciali e un prezioso ed elegante punto vendita. Non si trascura neanche la possibilità per gli ospiti di potere visitare l’azienda.
Il 2006 è invece l’anno crudele. Si porta via Rinaldo a soli 49 anni ma la famiglia non si arrende e continua nel sogno tanto desiderato. Sia migliora costantemente la qualità dei prodotti, si aumenta il valore del brand, con l’intento primario di sempre: promuovere le produzioni e la Valle d’Aosta nel mondo. Gli ultimi anni sono un costante lavoro di ampliamento aziendale, sia in termini di spazi che di prodotti.
Oggi la “Maison Bertolin” è di fatto una delle prime azienda alimentari in Valle d’Aosta con un fatturato di 6 milioni di euro all’anno. Tra i prodotti realizzati il lardo fa la parte del padrone coprendo il 32% dal fatturato ma poi i salumi, le coppe, le motzette, i boudin, le carni fresche, i prosciutti al genepy e molti altri. Il primo mercato di riferimento per la Maison è sicuramente la Valle d’Aosta con il 62% , mentre l’export si attesta sul 3% della produzione. All’interno dell’azienda lavorano 35 collaboratori, tutti valdostani.
Per una maggiore sinergia territoriale la “Maison Bertolin” collabora da sempre con altre realtà produttive della zona dalle quali acquista parte delle materie prime. Per esempio le patate e barbabietole per la produzione dei boudin, le piante e le erbe aromatiche per il lardo, il genepy per il prosciutto e così via. Negli ultimi anni inoltre sono state attivate altre linee produttive di prodotti non espressamente legate alla norcineria, come l’antico olio di noci, così come vengono contratte sinergie con altri produttori di specialità valdostane per meglio affrontare le difficoltà dei mercati mondiali più difficili.
Un’altra bella iniziativa che racconto con piacere è legata all’allevamento di suini allo stato semibrado nelle “traverse”, le montagne di Arnad. Il progetto è nato in collaborazione con una azienda locale e, anche se ora i numeri sono piccini, l’intento non è solo quello di avere una filiera per salumi totalmente valdostana, ma anche la salvaguardia e tutela dei territori di montagna.
60 anni non sono pochi, sono ancora di più oggi in cui viviamo un contesto storico, sociale ed economico in cui essere e fare imprenditorialità sembra, e in verità lo è, sempre più difficile. Un risultato ottenuto grazie a tutti coloro che indistintamente hanno collaborato e lavorato rendendo nel tempo la “Maison Betolin” una grande famiglia.
Per testimoniare questo meraviglioso traguardo durante la due giorni di festeggiamenti della grande “famiglia” (30 settembre – 1 ottobre) è stato presentato il libro “Pane & Lardo” a cura di Giacomo Sado, un racconto suddiviso in tre parti con il quale si sono voluti raccontare questi 6 decenni. Un testo ricco di pagine di diario, foto e aneddoti storici dal mondo avvenuti parallelamente alla vita della Maison. Il ricavato della vendita del primo ottobre è stato devoluto in beneficenza al Coordinamento Disabilità Valle d’Aosta.
MI fermo qui con il mio breve racconto. Queste sono le realtà che hanno fatto grande il nostro paese: vorrei nel profondo del cuore che tanta gente non lo dimenticasse. Auguri Bertolin!!!
Fabrizio Salce