Il PPD saluta positivamente la riforma cantonale fiscale e sociale presentata ieri dal Governo. In particolare i provvedimenti di natura sociale elaborati dal Dipartimento della sanità e della socialità di Paolo Beltraminelli sono equilibrati e soprattutto necessari. Grazie al raddoppio delle risorse, favoriranno una migliore conciliazione lavoro e famiglia, rafforzando la libertà di scelta delle famiglie nel crescere ed educare i figli, come chiesto dal PPD nel 2013 con una mozione. Si tratta indubbiamente della più importante riforma a favore delle famiglie residenti in Ticino degli ultimi 20 anni.
Ieri il Governo ha presentato un pacchetto di misure sociali e fiscali che coinvolgono le principali componenti della società: contribuenti, famiglie e mondo del lavoro. Si tratta di un patto sociale, come spiegato dal consigliere di Stato e direttore del DSS Paolo Beltraminelli, che andrà ad alleggerire le famiglie, anche del ceto medio. Raddoppiando l’impegno del Cantone da 13.9 a 27.5 milioni entro il 2021, verranno implementate diverse misure che miglioreranno l’autonomia delle famiglie in Ticino. Nel contempo verrà favorita la conciliabilità famiglia-lavoro, in collaborazione con le imprese.
Nello specifico il PPD è convinto che l’assegno parentale sia una misura innovativa, in grado di aiutare le famiglie anche del ceto medio, confrontate con crescenti oneri a loro carico. Spesso la nascita di un figlio aumenta le spese e riduce il reddito delle famiglie. Con questo riconoscimento si vuole favorire la scelta individuale, nonché compensare anche se solo parzialmente la perdita di reddito. Si tratta quindi di un aiuto supplementare, esteso anche al ceto medio, per favorire la libera scelta delle famiglie.
Il Partito condivide poi l’importante sviluppo qualitativo e quantitativo dei servizi e delle strutture d’accoglienza, come pure la nuova attenzione riservata ai famigliari curanti, ovvero coloro i quali si occupano di parenti molto malati. Anche in questo caso si tende la mano alle famiglie ticinesi, che verranno agevolate.
Come sottolineato dal consigliere di Stato Beltraminelli, questo pacchetto di misure fiscali e sociali, nel suo insieme costituisce un nuovo patto sociale tra tutti gli attori della società: Stato, famiglie e aziende. Il PPD si augura che l’equilibrio su cui si regge questo patto verrà confermato anche dalle altre forze politiche che siedono in Parlamento.
Il PPD saluta favorevolmente questo pacchetto sociale che si inserisce perfettamente nella visione della politica famigliare del Partito e risponde al meglio a una mozione presentata nel maggio del 2013 dai granconsiglieri Gianni Guidicelli e Luca Pagani (“Per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla cura e alla formazione e per una politica famigliare a 360 gradi”).