Grazie alla volontà di Christian Vitta e alla collaborazione di Paolo Beltraminelli una proposta concreta per favorire l’occupazione, la conciliabilità famiglia lavoro e lo sviluppo del Cantone
Il PLRT approva l’approccio complementare presentato quest’oggi dal Dipartimento delle finanze e dell’economia e dal Dipartimento della sanità e della socialità, e condiviso unanimemente dal Governo, fra misure di natura fiscale e di natura sociale per rilanciare il nostro Cantone. Dopo decenni di immobilismo dettato da veti incrociati il Ticino necessita finalmente di una politica fiscale moderna e all’avanguardia, che dovrà essere realizzata su più tappe. Allo stesso tempo sarà importante implementare progressivamente interventi mirati che possano favorire la conciliabilità tra famiglia e lavoro e che vadano a sostituirsi a delle mere politiche assistenziali che non affrontano i problemi alla radice. Per il PLRT infatti la migliore politica sociale resta quella di creare le condizioni per fare in modo che le persone possano sostenersi con il loro lavoro.
Le prime misure fiscali, presentate quest’oggi in conferenza stampa dal Consigliere di Stato Christian Vitta, Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia, rappresentano per il PLRT un primo passo nella giusta direzione per dotarci di una politica fiscale al passo con i tempi. Attualmente circa il 25% dei contribuenti è esente d’imposta e circa il 4% dei contribuenti paga oltre il 40% del totale delle imposte sul reddito: un sistema altamente redistributivo ed estremamente sociale ma altrettanto fragile che necessita uno sforzo pragmatico e libero da condizionamenti ideologici per garantire la permanenza in Ticino di posti di lavoro e persone benestanti.
Dal profilo sociale si condivide l’impostazione generale per la quale gli interventi riguarderanno la politica famigliare, ritenendo che questi dovranno essere calibrati principalmente per favorire la conciliabilità lavoro-famiglia. In una società moderna, dove al mondo del lavoro partecipano sempre più anche molte donne formate e qualificate, è importante rivedere la politica sociale, passando da un modello improntato all’assistenzialismo a uno che permetta invece alle famiglie di conciliare meglio il mondo professionale e quello famigliare.
Grazie, inoltre, in particolare all’attitudine alla concordanza del Consigliere di Stato Christian Vitta è stato possibile ottenere l’unanimità governativa su questo importante dossier; ci si aspetta pertanto che, adesso, il Parlamento sappia affrontarlo con responsabilità in tempi brevi, mostrando pragmatismo e, soprattutto, la volontà di mettere al più presto in vigore queste importanti riforme nell’interesse di tutti i ticinesi.