Quando dovevamo votare per liberalizzarla ci avevano detto che se il popolo fosse stato d’accordo avremmo visto nelle nostre bollette cifre meno sostanziose. Invece erano aumentate. Quando ci hanno detto di votare contro al nucleare (noi non eravamo d’accordo ma accettiamo una decisione democratica del popolo) avremmo dovuto assistere a costi leggermente superiori. Ora i nostri uffici federali di statistica (da prendersi con le molle come ogni statistica uscita dalle varie SUPSI o roba del genere) dicono che il costo dell’energia è in costante calo, tanto da applicare costi per i permessi di sfruttamento inferiori per cercare di dare qualche utile, così ci dicono alle varie aziende elettriche. Tutto diminuisce in questo campo e sulle bollette finali tutto aumenta in maniera esponenziale. I Ticino tra aziende produttrici di energia e distributrici ne contiamo ad oggi ben 13, ma di certo ve ne sono di più considerando anche le varie micro centrali nei paesini piccoli. Ora una domanda ci sorge spontanea: se i costi diminuiscono sempre, perché le bollette alla cittadinanza aumentano in maniera importante. Noi cittadini dobbiamo pagare anche tutti i costi amministrativi di tutte questa moltitudine di centrali, semplicemente per il prestigio di dire che ogni comune ha la sua centralina elettrica. Ma questo prestigio è giusto che venga caricato economicamente sul consumatore finale. Se raggruppassimo tutte le micro centrali e centrali elettriche sotto uno stesso tetto probabilmente potremo assistere finalmente alla conseguente diminuzione delle bollette. O continuiamo a girare soldi, gli utili delle aziende elettriche sul territorio, alle casse dei comuni tanto per salvare le finanze comunali? Qualcuno dovrebbe spiegarci bene e in maniera trasparente perché i costi di provvigionamento elettrico diminuiscono ma le fatture ai cittadini aumentano!