Con la presente, in virtù delle facoltà concesse dalla LOC (art. 65) e dal Regolamento Comunale (art. 36) ci permettiamo di inoltrare la seguente
INTERROGAZIONE
Vi scriviamo in merito all’ausiliario della polizia comunale licenziato dopo una condanna a una pena pecuniaria sospesa. Non vogliamo entrare nella discussione sulle questioni giuridiche ma in quelle finanziarie, che concernono tutti i cittadini contribuenti di Chiasso.
Come ben sapete, il tutto ha inizio verso la fine del 2015. In data 3 dicembre 2015 apprendiamo dalla stampa che il dipendente in questione è sotto inchiesta. Sulle pagine del Corriere del Ticino leggiamo:
“Ricevuta la comunicazione dell’apertura del fascicolo da parte della Procura, il dipendente pubblico è subito stato convocato dal comando della Comunale. Di concerto con la capodicastero Sicurezza pubblica di Chiasso Roberta Pantani Tettamanti, un paio di mesi fa è stato richiesto all’Esecutivo un provvedimento sotto forma di sospensione senza versamento dello stipendio per l’assistente. Misura disciplinare che è stata avallata dal collegio guidato da Moreno Colombo. Questo in attesa dell’esito dell’inchiesta penale. Se dovesse giungere un decreto di accusa, spiega Pantani Tettamanti, «procederemo al licenziamento in tronco». La nostra interlocutrice tiene a rimarcare come l’intervento delle autorità cittadine sia stato «pronto, immediato ed efficace». Soprattutto in un corpo con compiti delicati come quello della polizia non possono essere tollerati comportamenti illeciti. Chi sgarra, insomma, ne paga poi le conseguenze.”
All’inizio del mese di ottobre 2016, il nuovo Esecutivo di Chiasso si trova confrontato alla risposta del servizio giuridico del Consiglio di Stato, che ha accolto il ricorso inoltrato dall’ex ausiliario della Polizia comunale contro il suo licenziamento.
Sempre sul Corriere del Ticino del 8 ottobre 2016 apprendiamo:
“Non solo il provvedimento preso dalle autorità locali è stato invalidato dal Consiglio di Stato per gli evidenti vizi di forma di cui è infarcito, ma ora emerge anche che il datore di lavoro, il Comune di Chiasso, si è macchiato di altre probabili violazioni dei diritti del proprio collaboratore. […] Dal verdetto si apprende infatti che il provvedimento disciplinare adottato dall’Esecutivo chiassese è nullo in quanto è stato violato il diritto di essere sentito del dipendente. È stato rilevato che, sul finire della scorsa legislatura, l’uomo è stato convocato a colloquio dopo che il Municipio aveva deciso il suo licenziamento, […]. La risoluzione municipale precede di qualche giorno l’audizione dell’agente. Eppure, la legge impone prima la convocazione del dipendente oggetto di inchiesta amministrativa, poi la discussione con l’interessato e infine la decisione e l’intimazione di eventuali provvedimenti. Di fronte alla violazione di queste regole basilari, non poteva che essere invalidato il licenziamento.”
L’Esecutivo guidato da Bruno Arrigoni decide a questo punto di affidarsi alla consulenza di un legale per tentare di sanare questa incresciosa situazione.
La nuova capodicastero Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni – che ha ereditato questa patata bollente – procede alla convocazione e audizione dell’ex-ausiliario, alla presenza del Sindaco, del Segretario comunale e dei rispettivi avvocati, durante la quale viene steso il regolare verbale e, a seguito della susseguente risoluzione municipale, l’Esecutivo intima la lettera di licenziamento, tenendo conto del regolare periodo di disdetta di tre mesi.
L’ex ausiliario ha comunque già espresso l’intenzione di impugnare anche questa decisione municipale.
In attesa della risposta del Consiglio di Stato, ci chiediamo a questo punto:
1. Nel caso in cui il licenziamento venga considerato valido a partire dal mese di febbraio 2016, quanto costerà al Comune questa operazione?
2. In caso contrario, quanto alla fine ci costerà, a sentenze finite?
Vorremmo sottolineare che stiamo parlando di soldi pubblici!
In attesa di una vostra risposta entro i termini previsti (art. 36 RC), porgiamo i sensi della nostra stima.
I Consiglieri comunali PLR